RADIO SANTA MARIA IN SELVA

sabato 8 settembre 2012

IL PANE DEI POVERI


La moltiplicazione dei pani.
Bisogna saper capire il linguaggio dei miracoli. Essendo Cristo il Verbo di Dio, ogni suo gesto è una parola. Non dobbiamo fermarci ad ammirare la potenza di questo miracolo, dobbiamo esplorarne la profondità. Possiede dentro qualcosa che suscita esteriormente la nostra ammirazione.
[La fede eleva e purifica.]
    I miracoli compiuti da nostro Signore Gesù Cristo, sono opere divine, che sollecitano la mente umana a raggiungere Dio attraverso le cose visibili. Siccome Dio non è una realtà che si possa vedere con gli occhi, e siccome i suoi miracoli, con i quali regge il mondo intero e provvede ad ogni creatura, per la loro frequenza finiscono per passare inosservati, al punto che quasi nessuno si accorge dell'opera di Dio che anche nel più piccolo seme appare mirabile e stupenda; Dio si è riservato, nella sua misericordiosa bontà, di compiere a tempo opportuno talune opere fuori del normale corso degli avvenimenti naturali, affinché, quanti hanno fatto l'abitudine alle cose di tutti i giorni, rimanessero impressionati, vedendo, non opere maggiori, ma insolite. Governare il mondo intero, infatti, è un miracolo più grande che saziare cinquemila persone con cinque pani (cf. Gv 6, 5-13). Tuttavia, di quel fatto nessuno si stupisce, di questo gli uomini si stupiscono, non perché sia più grande, ma perché è raro. Chi, infatti, anche adesso nutre il mondo intero, se non colui che con pochi grani crea le messi? Cristo operò, quindi, come Dio. Allo stesso modo, infatti, che con pochi grani moltiplica le messi, così nelle sue mani ha moltiplicato i cinque pani. La potenza era nelle mani di Cristo; e quei cinque pani erano come semi, non affidati alla terra, ma moltiplicati da colui che ha fatto la terra. E' stato dunque offerto ai sensi tanto di che elevare lo spirito, è stato offerto agli occhi tanto di che impegnare l'intelligenza, affinché fossimo presi da ammirazione, attraverso le opere visibili, per l'invisibile Iddio; ed elevati alla fede, e mediante la fede purificati, sentissimo il desiderio di vedere spiritualmente, con gli occhi della fede, l'invisibile, che già conosciamo attraverso le cose visibili. (S. Agostino, Commento sul vangelo di Giovanni, "Omelia  24").

Riflessione: Il pane dei poveri che sollecita il nostro pensiero il commento di Sant'Agostino sulla moltiplicazione dei pani che in questo tempo ha più urgente bisogno di sfamare non più 5 mila uomini ma un miliardo degli uomini; Gesù Cristo ci ha dimostrato la generosità di Dio persino ci ha procurato il pane come rendimento di grazie per la nostra eternità parimenti anche ci insegna che noi dobbiamo essere generosi ai nostri simili, che la carità in forma di condividere il pane che abbiamo intesa in tutti sensi della generosità porta con sé il carattere di eternità come premio della bontà dentro nel nostro cuore esprimendo con sincerità e gioia la carità spinta dalla carità di Cristo; questo è il vero miracolo visibile e concreto in questo tempo.

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Nilo