RADIO SANTA MARIA IN SELVA

mercoledì 5 dicembre 2012

IL GRIDO DEI GIOVANI...


Parola è segno universalissimo.
 
4. 9. Ag. - Accetto e approvo. Ma sai che si chiamano parole tutti i segni che, con un determinato significato, si proferiscono mediante la voce articolata?
Ad. - Sì.
Ag. - Dunque anche il nome è una parola poiché ci è evidente che si pronuncia mediante voce articolata con un determinato significato. Allorché si dice che un individuo eloquente usa parole appropriate, s'ìntende certamente che usa anche dei nomi. Nel momento in cui in Terenzio uno schiavo dice al vecchio padrone: Per piacere, buone parole 7, questi aveva già pronunciato anche molti nomi.
Ad. - D'accordo.
Ag. - Dunque tu ammetti che con le sillabe che si pronunciano nel dire " parola ", viene significato anche il nome e che quindi la prima è segno del secondo.
Ad. - Sì.
Ag. - Vorrei che tu mi rispondessi anche su questo punto. Dunque parola è segno di nome, nome è segno di fiume, fiume è segno di una cosa che ormai interessa la vista. Hai già detto la differenza che esiste fra questa cosa e fiume, ossia il suo segno, fra questo segno e il nome che è segno di questo segno. Ora quale differenza esiste, secondo te, fra il segno di un nome che è una parola, come abbiamo accertato, e lo stesso nome di cui è segno?
Ad. - Questa è la differenza, a mio avviso. Gli oggetti che hanno per segno il nome hanno per segno anche la parola poiché come nome è parola, così anche fiume è parola, ma non tutti quelli che hanno per segno la parola hanno per segno anche il nome. Quel si, che inizia il verso da te citato, e questo ex, da cui. dopo una così lunga trattazione, siamo giunti dialetticamente a questi concetti, sono parole ma non nomi. E se ne trovano molti altri. Pertanto poiché tutti i nomi sono parole, ma non tutte le parole sono nomi, è evidente, secondo me, la differenza fra parola e nome, ossia fra il segno di quel segno che ha significato specifico e il segno di quel segno che ha significato generico.
 S. Agostino, Il Maestro 4.9

Riflessione:
       Le Parole e il segno per S. Agostino implica un linguaggio un messaggio forte che penetra nel cuore dell'uomo, l'immagine che abbiamo sopra è un forte grido di prendere una grande attenzione da parte delle persone competente di ascoltare la voce dei giovani che vogliono un futuro migliore. 

venerdì 16 novembre 2012

ISRAELE E PALESTINA Perché?


Odio gratuito. Odia gratuitamente chi odia senza alcun vantaggio e a suo danno. E così ama gratuitamente, disinteressatamente, chi cerca da Dio soltanto Dio. 1. Il Signore aveva detto: Chi odia me odia anche il Padre mio (Gv 15, 23). Sì, perché chi odia la verità, è inevitabile che odi colui dal quale la verità è nata; di questo, secondo le nostre possibilità, già abbiamo parlato. Proseguendo ha pronunciato quelle parole, sulle quali adesso dobbiamo soffermarci: Se non avessi fatto tra loro opere che nessun altro ha fatto, non avrebbero colpa (Gv 15, 24). Si tratta di quella grave colpa di cui ha già parlato dicendo: Se io non fossi venuto e non avessi parlato ad essi, non avrebbero colpa (Gv 15, 22). E' la colpa di non aver creduto in lui che parlava e operava. Non che i Giudei fossero esenti da ogni colpa, prima che il Signore parlasse loro e in mezzo a loro operasse: ma il Signore sottolinea con insistenza questa colpa, di non aver creduto in lui, perché da essa dipendono tutte le altre. Se infatti i Giudei non avessero avuto questa colpa, cioè se avessero creduto in lui, tutte le altre colpe sarebbero state rimesse.
S. Agostino, Commento Su San Giovanni Evangelista, Omelia 91.

Riflessioni: S. Agostino dimostra a tutti noi che se i nostri fratelli Ebrei avevano creduto in Gesù Cristo e la fede in Gesù Cristo queste cose sull'odio tra Israele e Palestina non dovrebbe accadere perché nell'insegnamento di Cristo sull'amore sollecita sia per Israeliti o sia per Palestinese un dialogo forte di costruire un regno nell'abbondanza del benessere dove verrà sconfitta la miseria e che c'è sempre pane per tutti nel vivere  con tanta dignità piuttosto la tristezza della morte.

martedì 30 ottobre 2012

ANNUNCIARE ED OPERARE IL VANGELO


Nel brano del Vangelo letto poc'anzi veniamo esortati a cercare e, se possibile, a spiegare quale sia la messe di cui il Signore dice: La messe è molta ma gli operai sono pochi. Pregate il padrone della messe di mandare operai a mietere la sua messe 1. Allora ai suoi dodici discepoli, ch'egli chiamò anche Apostoli, ne aggiunse altri settantadue e l'inviò tutti quanti - come appare dalle sue parole - alla messe già pronta. Qual era dunque quella messe? Essa infatti non si trovava tra i pagani, ove nulla era stato seminato. Resta perciò da intendere che tale messe si trovava nel popolo dei giudei; a essa andò il padrone della messe, e mandò i mietitori; ai pagani invece non inviò dei mietitori, ma dei seminatori. Dobbiamo dunque intendere per messe quella cresciuta nel popolo dei giudei, poiché da quel campo di grano furono scelti gli stessi Apostoli; in quel campo era già pronto il grano che doveva essere mietuto, poiché già i Profeti vi avevano gettato la semente. Fa piacere contemplare la coltivazione di Dio, rallegrarsi dei suoi doni e lavorare nel suo campo. In questa coltivazione lavorava colui che diceva: Più di tutti quegli altri mi sono affaticato 2. Ma le forze per lavorare non gli erano date forse dal padrone della messe? Ecco perché soggiunge: Non io solo però, ma la grazia di Dio con me 3. Ora, egli mostra abbastanza chiaramente di dedicarsi alla coltivazione del campo di Dio quando dice: Io ho piantato, Apollo ha irrigato 4. Questo Apostolo poi, che da Saulo era diventato Paolo, che cioè da superbo era divenuto il più piccolo - poiché il nome di Saulo deriva da quello di Saul; Paolo invece deriva da "piccolo", per cui, dando in certo modo la spiegazione del proprio nome, dice: Io sono il più piccolo di tutti gli Apostoli 5 questo Paolo dunque, cioè "il piccolo", anzi "il più piccolo", fu inviato ai pagani; è lui stesso che afferma d'essere stato inviato in modo particolare ai pagani. Lo scrive lui stesso; noi lo leggiamo, lo crediamo, lo predichiamo. Egli stesso dunque nella sua Lettera ai Galati afferma che, dopo essere già stato chiamato dal Signore Gesù, si recò a Gerusalemme e confrontò il suo Vangelo con quello degli Apostoli e si strinsero le destre in segno di concordia e in segno di unanimità nella predicazione, che non era per nulla differente da ciò ch'essi avevano appreso. Afferma inoltre che tra lui ed essi fu deciso ch'egli sarebbe andato a predicare tra i pagani, mentre essi sarebbero andati tra gli ebrei 6; egli come seminatore, quelli invece come mietitori. Con ragione anche gli ateniesi, pur senza conoscerlo, ne indicarono il nome al solo sentirlo; sentendolo infatti parlare: Chi è mai - esclamarono - questo seminatore di parole? 7. 
Agostino, Discorso 101.1
Riflessione:
Dio non fa nessuna preferenza e vuole la salvezza di tutti per questo annunciare ed operare il vangelo in qualunque ambiente cioè la parola del Signore deve essere sempre viva nel cuore di ogni cristiano è molto di più quando il cristiano ha una particolare scelta nella sequela di Cristo perciò Sant'Agostino esorta a tutti cristiani di annunciare ed operare il Vangelo in tutto il mondo e in ogni nazione contemplare imparare e donare il vangelo è un vero nutrimento della vita umana..

mercoledì 10 ottobre 2012

LA PACE E' REALIZZABILE QUANDO E' AFFIANCATA CON LA CARITA' E LA FEDE IN CRISTO


Quelle tre realtà sono state indicate dall'Apostolo: Pace ai fratelli, e carità unita a fede. Pace ai fratelli. Da che viene la pace? E carità. Da che deriva la carità? Unita alla fede. Se non credi, infatti, non ami. Così, cominciando dalla fine e risalendo al principio, disse perciò l'Apostolo: Pace e carità, unita alla fede. Diciamo noi: Fede, carità e pace. Credi, ama, regna. Se infatti credi e non ami, non hai ancora diversificato la tua fede dalla fede di quelli che tremavano e dicevano: Sappiamo chi sei, il Figlio di Dio. Tu, perciò, ama; perché la carità unita alla fede stessa ti conduce alla pace. Quale pace? La pace vera, la pace piena, la pace reale, la pace sicura; dove non esiste sciagura, nemico alcuno. Questa pace è il fine di ogni buon desiderio. Carità unita alla fede; e sei vuoi dire così, dici bene. Fede unita alla carità.
Agostino, Discorso 168, 2.2

Riflessione: La pace che desideriamo come dice S. Agostino è molto legato sulla carità e la fede per cui Giovanni XXIII ha capito queste cose nel realizzare di essere un vero pastore in cui la pace, la carità e la fede sono tre piedi per camminare insieme e di venire incontro al prossimo soprattutto alle diverse professione di fede.

sabato 8 settembre 2012

IL PANE DEI POVERI


La moltiplicazione dei pani.
Bisogna saper capire il linguaggio dei miracoli. Essendo Cristo il Verbo di Dio, ogni suo gesto è una parola. Non dobbiamo fermarci ad ammirare la potenza di questo miracolo, dobbiamo esplorarne la profondità. Possiede dentro qualcosa che suscita esteriormente la nostra ammirazione.
[La fede eleva e purifica.]
    I miracoli compiuti da nostro Signore Gesù Cristo, sono opere divine, che sollecitano la mente umana a raggiungere Dio attraverso le cose visibili. Siccome Dio non è una realtà che si possa vedere con gli occhi, e siccome i suoi miracoli, con i quali regge il mondo intero e provvede ad ogni creatura, per la loro frequenza finiscono per passare inosservati, al punto che quasi nessuno si accorge dell'opera di Dio che anche nel più piccolo seme appare mirabile e stupenda; Dio si è riservato, nella sua misericordiosa bontà, di compiere a tempo opportuno talune opere fuori del normale corso degli avvenimenti naturali, affinché, quanti hanno fatto l'abitudine alle cose di tutti i giorni, rimanessero impressionati, vedendo, non opere maggiori, ma insolite. Governare il mondo intero, infatti, è un miracolo più grande che saziare cinquemila persone con cinque pani (cf. Gv 6, 5-13). Tuttavia, di quel fatto nessuno si stupisce, di questo gli uomini si stupiscono, non perché sia più grande, ma perché è raro. Chi, infatti, anche adesso nutre il mondo intero, se non colui che con pochi grani crea le messi? Cristo operò, quindi, come Dio. Allo stesso modo, infatti, che con pochi grani moltiplica le messi, così nelle sue mani ha moltiplicato i cinque pani. La potenza era nelle mani di Cristo; e quei cinque pani erano come semi, non affidati alla terra, ma moltiplicati da colui che ha fatto la terra. E' stato dunque offerto ai sensi tanto di che elevare lo spirito, è stato offerto agli occhi tanto di che impegnare l'intelligenza, affinché fossimo presi da ammirazione, attraverso le opere visibili, per l'invisibile Iddio; ed elevati alla fede, e mediante la fede purificati, sentissimo il desiderio di vedere spiritualmente, con gli occhi della fede, l'invisibile, che già conosciamo attraverso le cose visibili. (S. Agostino, Commento sul vangelo di Giovanni, "Omelia  24").

Riflessione: Il pane dei poveri che sollecita il nostro pensiero il commento di Sant'Agostino sulla moltiplicazione dei pani che in questo tempo ha più urgente bisogno di sfamare non più 5 mila uomini ma un miliardo degli uomini; Gesù Cristo ci ha dimostrato la generosità di Dio persino ci ha procurato il pane come rendimento di grazie per la nostra eternità parimenti anche ci insegna che noi dobbiamo essere generosi ai nostri simili, che la carità in forma di condividere il pane che abbiamo intesa in tutti sensi della generosità porta con sé il carattere di eternità come premio della bontà dentro nel nostro cuore esprimendo con sincerità e gioia la carità spinta dalla carità di Cristo; questo è il vero miracolo visibile e concreto in questo tempo.

lunedì 13 agosto 2012

IL CIELO APERTO....


O tu Israele senza finzione, o popolo, chiunque tu sia, che vivi di fede, prima che io ti chiamassi per mezzo dei miei apostoli, quando stavi ancora all'ombra della morte e ancora non mi vedevi, io ti ho veduto.
   Ci rallegriamo con voi per la vostra partecipazione, perché, oltre ogni nostra aspettativa, vi siete riuniti con tanto fervore. E' questo che ci allieta e ci consola in mezzo a tutte le fatiche e le prove di questa vita: il vostro amore verso Dio, il vostro sincero desiderio di lui, la vostra ferma speranza, il fervore del vostro spirito. Avete sentito, nel salmo che è stato letto, la voce del bisognoso e del povero che in questo mondo grida verso Dio (cf. Sal 73, 21). Questa voce (ormai l'avete sentita tante volte e dovete ricordarla), non è la voce di un uomo solo ed è la voce di un uomo solo; non è la voce di un uomo solo, perché i fedeli sono molti: molti granelli che gemono frammisti alla paglia, sparsi in tutto il mondo; e tuttavia è la voce di uno solo, perché tutti sono membra di Cristo, e perciò un solo corpo. Questo popolo bisognoso e povero non trova il suo godimento nel mondo; e il suo dolore e la sua gioia sono dentro, dove non vede se non colui che esaudisce chi geme e corona chi spera. La gioia del mondo è vanità: la si attende con grande speranza e trepidazione, e quando arriva non si può trattenere. Questo giorno, ad esempio, è un giorno di allegria per la gente dissoluta di questa città. Domani non sarà più, e coloro che oggi tripudiano, non saranno più domani ciò che oggi sono. Tutto passa, tutto vola via, tutto si dilegua come fumo; e guai a chi ama tali cose! Ogni anima, infatti, segue la sorte di ciò che ama. Ogni carne è come erba, e tutta la gloria della carne come fiore di campo: l'erba secca, il fiore cade; il Verbo di Dio, invece, rimane in eterno (cf. Is 40, 6-8). Ecco chi devi amare, se vuoi rimanere in eterno. Ma dirai: come posso raggiungere il Verbo di Dio? Ecco, il Verbo si è fatto carne, e abitò fra noi (Gv 1, 14).
 Agostino, Commento Sul Vangelo di Giovanni, 7, 1

Riflessione: Il commento di Sant'Agostino è meraviglioso; è un conforto vero di ogni persona che si trovano di una grande miseria umana, la speranza bisogna poggiare tutto in Dio, in cui l'insegnamento e comandamenti di Dio sia sempre operante in noi nella dinamica di fronte alla vicissitudine della vita, è una vera avventura di ciascuno di noi ad immergere al mistero di Dio ma anche è una forza immensa di reagire di ogni situazione di vita anche se significa per noi, sofferenza, sacrificio ma con grande determinazione e certezza della benedizione di Dio che ci promette a vivere grazia su grazia. 

giovedì 21 giugno 2012

IL MONDO PRESENTE


















La donna adultera.
Il Signore ha condannato il peccato, non l'uomo. Bisogna tenerne conto per non separare, nel Signore, la verità dalla bontà. Il Signore è buono e retto. Amalo perché è buono, temilo perché è retto.
   La vostra Carità ricorda che nel precedente discorso, prendendo spunto dal brano evangelico, vi abbiamo parlato dello Spirito Santo. Il Signore aveva invitato i credenti in lui a bere lo Spirito Santo, parlando in mezzo a coloro che avevano intenzione di prenderlo e volevano ucciderlo, ma non ci riuscivano perché egli ancora non voleva. Appena ebbe detto queste cose, nacque tra la folla un forte dissenso intorno a lui. Alcuni sostenevano che egli era il Cristo, mentre altri facevano osservare che il Cristo non poteva venire dalla Galilea. Coloro poi che erano stati mandati ad arrestarlo, ritornarono con le mani pulite e pieni di ammirazione per lui. Resero, anzi, testimonianza alla sua divina dottrina, quando alla domanda di quelli che li avevano mandati: Perché non lo avete condotto?, essi risposero: Nessun uomo ha mai parlato come parla costui. Egli infatti aveva parlato così perché era Dio e uomo. Tuttavia i farisei, rifiutando la testimonianza delle guardie, replicarono: Anche voi siete stati sedotti? Vediamo infatti che vi siete deliziati dei suoi discorsi. C'è forse alcuno dei capi o dei farisei che gli abbia creduto? Ma questa gentaglia, che non conosce la legge, è maledetta! (Gv 7, 45-49). Quelli che non conoscevano la legge, credevano in colui che aveva dato la legge; egli invece veniva disprezzato da quelli che insegnavano la legge, affinché si adempisse ciò che il Signore stesso aveva detto: Io sono venuto perché vedano quelli che non vedono e quelli che vedono diventino ciechi (Gv 9, 39). Ciechi infatti son diventati i dottori farisei, mentre sono stati illuminati i popoli che non conoscevano la legge, ma che hanno creduto nell'autore della legge.
(Agostino, commento sul Vangelo di S. Giovanni,Omelia33, 1)

Riflessione: S. Agostino ci fa presente ancora una volta quale l'antidoto per la malattia nel mondo che regna il caos; di iniettare una dose della potenza dello Spirito Santo in cui si distingue chiaramente il cammino sia del mondo, le persone, e la società. In questa riflessione S. Agostino vuole ripristinare il vero senso della legge Divina e la legge umana che sia tutto al favore dell'uomo, la legge Divina non condanna l'uomo ma condanna l'errore dell'uomo e per questo l'uomo è stato sempre insegnato dei comandamenti e soprattutto il comandamento dell'amore e della carità che l'errore dell'umanità ad essere sconfitta ma gli uomini si salvino. In questo forte collegamento sulla legge Divina e la legge umana; la legge umana mette presente oppure in atto a tutto il mondo la legge divina perché la legge Divina e la legge umana hanno lo stesso soggetto la persona che nella sua intera dignità va sempre rispettata per questa la supremazia della giustizia e della pace rende l'uomo capace di essere libero per amore perché la giustizia e pace sono frutti di doni dello Spirito Santo. E' questo è il vero parametro nel distinguere dell'errore dell'uomo nei suoi peccati, angoscia, angherie, la sete di vendetta, l'egoismo, la trascuratezza del proprio dovere, la disonesta, il male che sta dilagando nel mondo in cui va esorcizzata sulla carità, amore, giustizia e pace che è la potenza dello Spirito Santo.

martedì 12 giugno 2012

DARE LA VITA PER GLI AMICI

Quanti ci accostiamo alla mensa del Signore, dove riceviamo il corpo e il sangue di colui che ha offerto la sua vita per noi, dobbiamo anche noi dare la vita per i fratelli.
 Il Signore, fratelli carissimi, ha definito l'apice dell'amore, con cui dobbiamo amarci a vicenda, affermando: Nessuno può avere amore più grande che dare la vita per i suoi amici (Gv 15, 13). A quanto aveva detto prima: Questo è il mio comandamento: che vi amiate gli uni gli altri, come io ho amato voi (Gv 15, 12), aggiunge quanto avete appena ascoltato: Nessuno può avere amore più grande che dare la vita per i suoi amici. Ne consegue ciò che questo medesimo evangelista espone nella sua lettera: Allo stesso modo che Cristo diede per noi la sua vita, così anche noi dobbiamo dare la vita per i fratelli (1 Io 3, 16), precisamente amandoci a vicenda come ci amò Cristo che diede la sua vita per noi. (Agostino, Commento su S. Giovanni "Omelia 84,1)

Riflessione: 
          S. Agostino sottolinea il comandamento dell'amore in cui noi cristiani dobbiamo avere la stessa altezza in cui tutta la vita del Signore Gesù Cristo ha dimostrato a noi come esempio perfetto; sicché richiama di continuare tale sensibilità dell'amore verso al prossimo soprattutto il bisognoso.
             Ricalibrare tale dignità cristiana, dobbiamo rivedere la situazione che ripercorre la nostra riflessione su; lo sfruttamento minorile nel campo di lavoro, molti paesi, non danno mai una tutela ai minori di avere la dignità nel campo di lavoro, i minori lavorano per sopravvivere dove nella loro crescita evidente mancheranno la cultura, educazione, assistenza per elevare il tenore di vita e non hanno mai una scelta se non di vivere tale miseria che hanno iniziato sin da piccoli; cosa ci richiama il comandamento? Il comandamento restituisce la vera dignità del senso della regalità di Cristo, sicché i veri re, governanti si preoccupano di dare la vera dignità del suo popolo donando la sua vita non a scapito del proprio interesse della brama di ricchezza ma su distribuire il bene comune della nazione, che nessuno mai soffra l'ingiustizia; La cultura e l'educazione sono il canale che porta al progresso della nazione e di vivere l'adeguata dignità che l'uomo non si limita se stesso di sopravvivere ma di vivere dignitosamente la vita che ha donato il Creatore.

martedì 5 giugno 2012

BISOGNA NASCERE DI NUOVO "Omelia di S. Agostino"

Ci sono due nascite: una dalla carne, l'altra dallo Spirito. Ambedue sono irripetibili. Cerca d'intendere la nascita spirituale così come Nicodemo comprese quella secondo la carne. Chi nasce dalla Chiesa cattolica, nasce da Sara; chi nasce dall'eresia, nasce dalla schiava, sempre però dal seme di Abramo.
 Viene a proposito la lettura evangelica che il Signore oggi ci ha procurato. Nella nostra esposizione e spiegazione del Vangelo secondo Giovanni noi seguiamo, come la vostra Carità ha potuto rendersi conto, l'ordine seguito dallo stesso evangelista. Sì, viene a proposito quello che oggi avete ascoltato dal Vangelo: Nessuno può vedere il regno di Dio se non nasce di nuovo da acqua e Spirito (Gv 3, 5).  E' giunto, infatti, il momento di rivolgere l'esortazione a voi che siete ancora catecumeni, e che, sebbene crediate già in Cristo, portate ancora il fardello dei vostri peccati. Ora, nessuno che sia carico di peccati, potrà vedere il regno dei cieli; poiché non regnerà con Cristo se non chi ha ottenuto la remissione dei peccati; e i peccati non sono rimessi se non a chi rinasce da acqua e Spirito Santo. Ma badiamo al senso di ogni parola; così gli indolenti vedranno con quanta sollecitudine bisogna affrettarsi a deporre il carico. Se avessero sulle spalle una soma pesante, come pietre o legna, o anche un carico prezioso, come frumento, vino o denaro, andrebbero di corsa a scaricarsi. Portano il carico dei loro peccati, e vanno così lenti! E' necessario correre a deporre un carico che opprime e sommerge. (Agostino, Omelia 11,1)

Riflessione: Le due nascite sia della carne e dello Spirito è un impegno molto grande di tutto l'uomo soprattutto di avere un autocoscienza di se stesso della propria debolezza nei peccati sia nella carne e sia nello spirito, a vantaggio degli uni agli altri di vivere di sani principi della vita è un vero rinnovamento della vita in cui uno/una radicalmente consapevole della propria conversione a scapito di vita comune oppure in armonia con gli altri nel bene comune; è molto intrigante che l'uomo immerso nel peccato sia nella concupiscenza della carne, nel materialismo come un soffocamento del proprio spirito di rendere la propria vita incapace di rivivere nella rettitudine, è questo l'egoismo che nuoce tutta l'intera umanità che percuote tutto il sistema; che porta a un male, sociale, morale, fisico e spirituale. p. Nilo

lunedì 16 aprile 2012

MANOVRA ECONOMICA "DOTTRINA SOCIALE DELLA CHIESA"

Guerra, Razzismo, Traffico di Persona "IL MALE DI QUESTO MONDO"


Fecerunt itaque civitates duas amores duo: terrenam scilicet amor sui usque ad contemptum Dei, coelestem vero amor Dei usque ad contemptum sui.
Due amori fecero due città: la città terrena l'amore di sé fino al disprezzo di Dio, la città celeste l'amore di Dio fino al disprezzo di sé.
(De civ. Dei 14, 28)

mercoledì 1 febbraio 2012

DOTTRINA SOCIALE DELLA CHIESA SULL'ECONOMIA E POLITICA

La manovra politica economica del paese è far parte sulla disciplina Dottrina Sociale della Chiesa che tende di dare il profondo senso della giustizia e pace per il bene comune trattando soprattutto l'attuale situazione del paese che vive nel dramma della precarietà e nell'alta tenzione sulla crisi che colpisce tutto il popolo di Dio, la chiesa come Madre e Maestra mette un punto soprattutto la regalità di Cristo che ha cura del suo popolo fino alla morte.

giovedì 19 gennaio 2012

AGGIORNAMENTO DELLA COMMISSIONE GIUSTIZIA E PACE "ROMA"


Commission for Justice, Peace and Integrity of Creation
USG/UISG Secretariat
JANUARY, 2012
NEWSBRIEF - JPIC COMMISSION OFFICE                    Vol.5 No 1

1.               ROME UPDATE

1.1   JPIC ‘Formation’ Seminar, February 4 (all day):  It takes place on February 4th, 2012 at the Fratelli Cristiani. The theme is JPIC in formation processes. Two well known speakers (José Antonio Pagola and Rosemary Mangan, RJM) will present themes in the morning and evening, followed by testimonies and group work. It is open to Leadership Teams, Formation Secretaries, JPIC Promoters and other interested religious. The offering will be €12 Euro. There will be simultaneous translations into English, Spanish, French and Italian. For preparation questions and to register contact jpic@cgfma.org. For more information contact the jpic office and for a copy of the programme go to,
Note:  Registration is now closed.

1.2  JPIC Ecology Seminar, March 3 (half day):  The theme of this Seminar is Ecology.  Fr. Rayappa A. Kasi, a priest from India who is a well known writer and speaker on environmental issues has agreed to come to Rome. He will make two presentations - (1) The Kingdom of God is under attack – The War on Creation (2) Climate Justice based on Eco-Spirituality (3) Role of Religions on the War on Creation. There will be simultaneous translations into Italian and Spanish. The offering at the door will be €7.00 Euro. To find out more about our speaker, check his web site at -  www.planetschaser.com To register contact jpicusguisg@lasalle.org

1.3  JPIC Formation – PDF files:  The book ‘Guide us in your justice: A formation itinerary for a prophetic Religious Life’ is now available in PDF files in English, Spanish, French, Italian, Portuguese and German at - http://jpicformation.wikispaces.com/En_JPICinFormation /  There are also available pamphlets in the several languages in the UISG. To contact Teresa Martin: tmarsanz@gmail.com 
Teléfono: 06 68 400 20
            
1.4  A JPIC Orientation Manual for Promoters:  As part of the JPIC Commission Plan, congregations are encouraged to develop an Orientation Manual for their JPIC Promoters.  The process one uses to develop education materials can often be as important as the final results. Try involving as many of your members as possible. The OFM Franciscans have made their Manual available to help encourage and support you in such an endeavour.  An introductory letter to the project and some support resources are available in English and Spanish at: http://jpicformation.wikispaces.com/EN_JPICCongGuidelines  If there is need for clarification contact the JPIC office.

1.5  JPIC Workshop:  Take note that the JPIC Workshop for new International JPIC promoters will take place from November 22-25, 2012 at the Casa di Esercizi Spirituali dei SS Giovanni e Paolo – Passionisti – Roma Piazza San Giovanni e Paolo, 13. Roma (Celio).  For information and application forms go to http://jpicformation.wikispaces.com/EN_JPIC_institute

1.6  International Day of the Family (May 15th): To commemorate the United Nations  International Day of the Family a Prayer Service has been developed for the JPIC Commission by the Sisters of the Holy Family of Bordeaux. It is one in a series of Prayer Services to celebrate a variety of UN International Days. If anyone is willing to translate the prayer into another language, please inform the JPIC office at jpicusguisg@lasalle.org or jpic.cosec@lasalle.org. The prayer in English is available at http://jpicformation.wikispaces.com/EN_May15_prayer   For more information on the International Day, go to the following web sites -  http://upf.org/united-nations/international-day-of-families;

1.7  JPIC Formation at Antonianum, Rome:  Each year the OFM-JPIC office, in conjunction with the Antonianum University, organize a two week formation programme for new OFM provincial JPIC promoters. This year’s theme is on Peace and Reconciliation. It takes place from April 17-27. The afternoon sessions are open to religious from other congregations. For further details contact the OFM JPIC office at Pax@ofm.org or jrozanskyofm@yahoo.com

1.8  CIPAX Seminar on ‘Just Peace’: Prof Guido Viale, will give a talk in Italian on the theme ‘Goods in common, the way to a Just Peace’. It takes place on January 12 at 18.30 in Via Ostiense 152/B, Roma

1.9  Job seeking:  Uta Sievers is looking for employment in Rome. She is available to help with full-time or part time projects. She has vast experience in JPIC. For a copy of her CV she can be contacted at utasievers@gmail.com and +39 06 6456 9211 (home) / +39 388 365 0622 (mobile) 

1.10                         Prayers
·         The mother of P. Alfredo Becerra, CM, died in December. We extend our condolences to him. His email is alfredobev@yahoo.com.mx
·         Ralph Hurrish, father of Gabe died of a heart attack on December 26th. May he rest in peace.  He was 82 years. We extend our condolences. Gabe’s email is grrh2008@gmail.com

1.11                         Reminders:
·         World Day of Social Justice (February 20): Prayer Services in several languages are available at http://jpicformation.wikispaces.com/EN_20February
·         JPIC Distance Learning Program:  The Spiritan-owned Duquesne University, Pittsburgh, USA, has launched a JPIC Distance Learning Program (in English) in mid-August 2011.  You can find detailed information on the program and contact details at http://www.duq.edu/jpic.

  2.      Outside Rome
2.1 A course on Catholic Social Teaching (in Spanish):  A comprehensive written course on Catholic Social Teaching, prepared for University students, was written and published in Latin America.  It can be downloaded at,

 2.2         JPIC Promoter’s Formation Course in the USA:  An intensive week-long seminar for JPIC Congregation promoters takes place at Saint Mary's Notre Dame, Indiana from June 3-10. The brochure is due out in February.  For more information, go to http://www.holycrossjustice.org/JusticeCraft/JusticeCraft.asp

2.3       Global Alliance for Clean Cookstoves:  On December 7th the US Special Representative for Global Partnerships, Kris Balderston, gave a briefing at the US Embassy to the Vatican on The Global Alliance for Clean Cookstoves Initiative. This project encourages the development and use of clean cookstoves. The alliance ‘100 by 20’ calls for 100 million homes to adopt clean efficient stoves and fuels by 2020. 2 million people die each year from exposure to cookstove smoke.   For more information go to the following web sites www.cleancookstoves.org;

2.4          2014 The International Year of Family Farming (IYFF):  On December 23rd, the General Assembly of the United Nations declared 2014 to be the International Year of Family Farming (IYFF). For more information go to:

2.5          World InterFaith Harmony Week (Feb 1-7): The United Nations (UN) on October 20, 2010 recognizing the need for dialogue among different faiths and religions and their contribution for peace in the world,  proclaimed the first week of February of every year the “World InterFaith Harmony Week” between all religions, faiths and beliefs. For more information go to, http://worldinterfaithharmonyweek.com/

3.     USEFUL RESOURCES
3.1              World Peace Day Message (2012):  ‘Educating Young People in Justice and Peace’ for copies go to,
EDUCATING YOUNG PEOPLE IN JUSTICE AND PEACE
EDUCAR A LOS JÓVENES EN LA JUSTICIA Y LA PAZ
EDUCARE I GIOVANI ALLA GIUSTIZIA E ALLA PACE
ÉDUQUER LES JEUNES À LA JUSTICE ET À LA PAIX
3.2          Papal message for World Day of Migrants and Refugees (January 15, 2012):  Copies of the message,
       entitled ‘Migration and New Evangelization’, can be accessed at:
In English –
In Spanish –

3.3              Holy Cross JPIC:  Check out the Holy Cross International Justice office web site at - http://www.holycrossjustice.org/

3.4               Environmental Justice:  For an article that makes the link between the Virgin of Guadalupe and

3.5               Earth Charter:   For News and updates on the Earth Charter in English, Spanish and French at
                http://www.earthcharterinaction.org/content/

     3.6  Mining Watch:  MiningWatch Canada is a pan-Canadian initiative. Go to,         http://www.miningwatch.ca/home

     3.7  Justice Jottings:  A Marianist Social Justice Web page. Go to, http://www.msjc.net/Justice%20Jottings/Justice%20Jottings%20-%20December%20%2710.aspx

       3.8   Defenders of Indigenous Peoples: For reflections (in Spanish) on two Dominican (Antonio de Montisinos and Bartolomé de las Casas)  defenders of Indigenous peoples in Latin America at the time of the conquest, go to http://www.redescristianas.net/2011/10/30/el-grito-de-montesinos-ayer-y-hoyvictor-codina-sj-sacerdote-jesuita-teologo/  and http://blogs.periodistadigital.com/xpikaza.php/2011/12/09/dom-11-xi-11-todos-estais-en-pecado-mort
  
       3.9  Ethically Responsible investment:  To read an article (in English) entitled ‘Investing with a clear conscience’ go to http://www.osv.com/tabid/7621/itemid/8853/Investing-with-a-clear-conscience.aspx

     3.10            Human Trafficking Awareness Day (January 11):  For information and resources go to http://omiusajpic.org/2012/01/05/january-11-2012-human-trafficking-awareness-day/

     3.11            Renewing the Face of the Earth: Lenten Reflections on Air:  For copies of an 8 page booklet by the SHCJs go to, http://www.shcj.org/amer/documents/2012LentReflectionBookAir_001.pdf
  
     3.12  Anti-Christian Violence in Kandhamal:  Read a report by the
       

4.  Upcoming JPIC Meetings: January 2012           
·         English JPIC Core Group: January 9 , @ 15.00 at Fratelli Cristiani
·         JPIC Spanish/Portuguese Promoters’ group: January 12 @ UISG at 9.00 (note: is a Thursday)
·         Economic Justice Working group (EJWG): January 11 @ 15.00 at Caritas Internationalis
·         JPIC English Promoters’ Meeting:  January 18  @ 9.00 in UISG offices
·         FAO Working group:  January 24 @ 15.00 at Passionist Curia
·         Peace Prayer for South Sudan:  January 27 @ San Marcello at 19.00
·         Integrity of Creation Working group:  January 30 @ 9.00 at the UISG

Note: Please send a brief outline of information you think JPIC Promoters might find useful for future publications to the JPIC Commission Office at the emails below.  Please confirm if you do not wish your email to be published.
Gearóid Francisco Ó Conaire ofm and Teresa Dagdag MM Via Aurelia 476, CP 9099 Aurelio, 00165 Roma, Italy.
Tel: (39).06.6622929 (direct); Tel: (39).06.665231 (reception); Mobile: (39)3293781392/(39)3475570806 Email: jpicusguisg@lasalle.org and jpic.cosec@lasalle.org







Benvenuto!!!

Cari Visitatori è stato creato questo BLOG a motivo di poter raggiungere il messaggio di Giustizia e pace a tutto il mondo con le parole di Sant'Agostino sull'insegnamento di Gesù Cristo...

Nilo