RADIO SANTA MARIA IN SELVA

sabato 26 novembre 2011

Per Rievangelizzare la Politica Internazionale



Articolo da pubblicare sull’Osservatore Romano
ed. Italiana

Si unisce la versione finale del testo italiano da inviare alla redazione.
                                                                                             
Grazie!
Fermina
7.11.11
Per rievangelizzare la politica internazionale
Il Forum delle Organizzazioni non governative di ispirazione cattolica

L’Osservatore Romano, 11 novembre 2011, 3

di Fermina Alvarez


Viviamo un momento particolare per la Chiesa, interpellata dalla proposta di una “nuova evangelizzazione” ad intra e ad extra. Benché per alcuni il termine non sia ancora del tutto chiaro, è evidente quanto il mondo abbia bisogno di un nuovo soffio di pensiero, di testimonianza coerente e di credibilità da parte dei cristiani. Si trasmette quello che si crede (evangelizzazione ad extra), e l’intensità con cui si crede mostra, in qualche modo, l’autenticità di vita del cristiano (evangelizzazione ad intra). Per mettere in atto nella Chiesa queste due dimensioni, il Santo Padre ha programmato il prossimo Sinodo dei Vescovi, previsto nell’ottobre del 2012, che porterà ad un confronto e ad una riflessione sull’intensità con cui tutto il Popolo di Dio vive la propria fede e l’annunzia.

In vista della preparazione, sono stati indicati alcuni ambiti in cui la “nuova evangelizzazione” può essere realizzata. Un settore che forse non è stato esplicitato, ma che ha bisogno ugualmente di una nuova ri-evangelizzazione è l’ambito politico internazionale. In un mondo segnato profondamente dal fenomeno della globalizzazione, gli Organismi Internazionali Intergovernativi e le Agenzie Internazionali ad essi connesse, giocano un ruolo importante nel delineare gli elementi culturali e di pensiero (per non dire di non-pensiero e di non-cultura) che caratterizzeranno poi le politiche nazionali. E’ a questo livello, dove si “fabbricano” i principali riferimenti del Diritto internazionale e di una mentalità mondiale, che i cristiani sono chiamati a dare un valido contributo di professionalità e di pensiero. Di fatto, contrariamente a quanto si potrebbe credere, essi vi sono presenti, minoranza a modo di lievito, chiamata a fermentare per la trasformazione della società (Lc 13, 21). Lo sono in modo capillare all’interno delle varie strutture politico-sociali, e anche associati come Organizzazioni Non-Governative (ONG).

Negli ultimi anni, l’influenza e lo spazio dato alle ONG nell’ambito internazionale sono cresciuti. Esse sono state concepite, appunto, per portare agli Organismi internazionali la voce e l’esperienza delle diverse realtà locali. Sono viste come rappresentanti della cosiddetta società civile. Le ONG di ispirazione cattolica che godono dello statuto consultivo presso gli Organismi e le Agenzie Internazionali, hanno una grande opportunità per far presente con le loro proposte la testimonianza dei valori cristiani. La questione è come far arrivare a tali sfere, in un modo adeguato e attraente, tutto l’operato della Chiesa al servizio concreto dell’uomo. E’ possibile dare un contributo alla “Nuova Evangelizzazione” a quel livello? In che modo? Siamo sufficientemente consapevoli di tale responsabilità?
Ri – evangelizzare la politica internazionale è, in ultima analisi, la finalità che si prefigge, tra l’altro, il Forum delle ONG di ispirazione cattolica. I cattolici che formano le organizzazioni ad esso aderenti portano avanti una riflessione circa le sfide che devono affrontare e le modalità con cui il messaggio del Vangelo viene accolto nelle loro azioni.

La prima questione che si presenta è quella di riflettere sulla dimensione “evangelizzatrice” del loro operato, la quale, a volte, può essere offuscata sotto l’aspetto di progetti di sviluppo e di promozione umana, e ad esso limitata da una visione ristretta o puramente “orizzontale” della vita.
Le ONG cattoliche dovrebbero richiamare presso le istanze governative internazionali quei principi etici che animano le loro iniziative al servizio di tutto l’uomo nei diversi ambiti della società. La partecipazione e la collaborazione di rappresentanti di ONG con proposte intelligenti ed equilibrate, viene accolta favorevolmente negli ambienti internazionali, anche se non sempre il pensiero e la dottrina che propongono viene recepita nei documenti ufficiali. Si tratta però di una testimonianza necessaria, affinché la voce dei cattolici sia ascoltata e tenuta in debito conto. Nell’identificarsi come cattoliche o di ispirazione cattolica, le ONG beneficiano della credibilità morale che la Santa Sede ha nel campo internazionale e, di conseguenza, si attende da queste organizzazioni la testimonianza di una solida formazione sui principi della Dottrina Sociale della Chiesa senza lasciarsi influenzare dalle prese di posizione politiche che contaminano l’ambiente internazionale; si sa come, erroneamente, si prendono a volte posizioni sbagliate con un orientamento “politico” che può compromettere o svalutare l’azione della Chiesa al servizio di tutti. Lo scenario sociale dove i cristiani sono impegnati, e di conseguenza anche le ONG di ispirazione cattolica, è assai ampio e variegato: cooperazione allo sviluppo, mondo rurale, educazione, salute, comunicazioni sociali. Tutte hanno come comun denominatore l’essere umano, la persona e il suo rapporto con il mondo; perciò si interesano anche ai diritti umani, al diritto umanitario, ai giovani, alla famiglia, ai problemi delle migrazioni, dei rifugiati, del lavoro; lavorano nella mediazione dei conflitti in favore della pace.

Questa presenza nel sociale, viene realizzata contemporaneamente attraverso tre livelli: quello dell’impegno politico, quello della solidarietà e quello della formazione.
 A livello politico, organizzano campagne di sensibilizzazione dell’opinione pubblica, di formazione e di advocacy, e partecipano ai dibattiti internazionali per promuovere il bene comune e gli argomenti in favore del matrimonio, della famiglia e della vita; in una parola, dello sviluppo umano integrale. Nel contesto internazionale dei dibattiti politici con altre ONG o istituzioni di altre confessioni religiose, le ONG di ispirazione cattolica collaborano alla ricerca del bene comune e dell’assoluta protezione della dignità umana. Sono convinte che il Vangelo e le proposte della Chiesa, in particolare in materia sociale, costituiscono anche una Buona Novella da annunziare al mondo, e così viene dichiarato, con rispetto ma senza complessi. La missionarietà, il riaffermare la questione di Dio, è per loro dare priorità all’uomo nelle scelte politiche, economiche e sociali all’interno di un mondo dove la logica del mercato e del profitto, gli interessi nazionali e locali, le speculazioni finanziarie sembrano averlo spazzato via dal proprio orizzonte.

L’impegno solidale dei cristiani – o, per meglio dire, caritatevole, che richiama con una connotazione più profonda al servizio della carità (cf. Deus caritas est, 25a) – riveste una vasta ampiezza: dall’attenzione ai più poveri per contribuire al superamento della disuguale distribuzione della ricchezza fino alla promozione di atteggiamenti come la gratuità e la speranza, passando soprattutto per la formazione delle coscienze nella consapevolezza che l’evangelizzazione è basata sull’ascolto, sulla prossimità, sul rispetto della persona, sulla testimonianza coerente, sull’apertura agli altri, sulla libertà, sulla verità e a partire dall’imitazione di Cristo. Anche i cristiani presenti nei mass media hanno una parola da dire nella costruzione di una cultura della pace, proponendo alle nuove generazioni modelli mediatici positivi e forti che esprimano le loro speranze e i loro ideali per un mondo migliore.

Infine, il mezzo principale che tocca maggiormente i cristiani nella dimensione ad intra della nuova evangelizzazione è quello della formazione, perché coinvolge tutta la persona umana. L’educazione è considerata come un mezzo per uscire dalla povertà. Occorre, però, evitare di cadere in una comunicazione astratta e meramente intellettuale della verità o in un’azione solidale che non arrivi alla vera promozione della persona. Urge accrescere l’educazione informale dei giovani, con particolare attenzione alle ragazze, mettendo al centro la persona, per generare un processo di trasformazione del contesto familiare e sociale. Collaborare alla sfida educativa dei giovani, con i propri giovani come protagonisti, attraverso un sistema educativo che li porti verso un cammino di fede, è impegno primordiale di una educazione alternativa, basata sui valori del Vangelo, che getti ponti con la cultura contemporanea.

In tutto ciò si rileva, però, l’urgente necessità formativa – personale e comunitaria – perché ci sia una maggiore coerenza tra il credere e l’agire: formazione spirituale che porti ad avere maggiore esperienza personale di Dio e alla consapevolezza della responsabilità che tale esperienza comporta rispetto al proprio contesto sociale. L’altro aspetto sul quale occorre investire è la formazione del pensiero sociale. Un’alta percentuale delle persone coinvolte o vincolate alle ONG, al servizio della nuova evangelizzazione del sociale, non conosce la Dottrina Sociale della Chiesa. Da qui la necessità, anzitutto, di programmi di formazione degli agenti di pastorale sociale: programmi che abbiano come base la dimensione comunitaria e per ottica quella del discepolo di Cristo, senza dimenticare l’orizzonte del mondo contemporaneo in cui sono immersi e che sono chiamati a trasformare.

lunedì 14 novembre 2011

Giustizia e Pace sulla Riforma del sistema Finanziario e Monetario


PONTIFICIO CONSIGLIO
DELLA GIUSTIZIA E DELLA PACE
Per una riforma del sistema finanziario e monetario
Internazionale nella prospettiva di un’autorità pubblica
a competenza universale
Cliccare Qui per l'intero Messaggio

martedì 20 settembre 2011

GIORNATA DELLA PACE


INTERNATIONAL DAY OF PEACE PRAYER, SEPTEMBER 21, 2011/ Oración de la Comunidad/ Preghiera della Comunità/ Temps de prière/ Oração Comunitária/ Wortgottesdienst 

1.     INTERNATIONAL DAY OF PEACE PRAYER,  SEPTEMBER 21, 2011
On September 21, 2011, a variety of groups, organizations and people worldwide will host and attend International Day of Peace.   JPIC/USG/UISG invites all of us to be part of this action for peace in a prayerful way. This prayer material was prepared to be used by your communities, houses, groups, parishes and dioceses. For copies of the prayer in 19 languages go to: http://jpicformation.wikispaces.com/EN_21September
2.     Oración por el Día Internacional de la Paz, 21 de septiembre de 2011
El 21 de septiembre de 2011, un gran número de grupos, organizaciones y personas en todo el mundo van a organizar y asistir al Día Internacional de la Paz.   JPIC/USG/UISG invita a todos a participar en esta acción por la paz en forma de oración. Este material de oración se preparó para utilizarse en comunidades, casas, grupos, parroquias y diócesis.  Para copias de la oración en 19  idiomas ver: http://jpicformation.wikispaces.com/EN_21September
3.     GIORNATA INTERNAZIONALE DI PREGHIERA PER LA PACE, 21 SETTEMBRE 2011
Il 21 settembre 2011, molti gruppi, organizzazioni e popoli del mondo approveranno e celebreranno il Giorno Internazionale della Pace.   USG/JPIC/UISG invita tutti noi di essere parte di questa azione per la pace in un modo orante.  Questa preghiera è stata preparata per essere utilizzata dalla vostre comunità, case, gruppi, parrocchie e diocesi.  Per le copie della preghiera in 19 lingue, vedere:
4.     JOURNÉE INTERNATIONALE DE PRIÈRE POUR LA PAIX, 21 SEPTEMBRE 2011
Le 21 septembre 2011, beaucoup de groupes, organisations et peuples du monde approuveront et  célébreront la Journée Internationale de la Paix.  USG/GPIC/UISG nous invite  tous à faire partie de cette action pour la paix d'une manière priante. Cette prière a été préparée pour être utilisée par vos communautés, maisons, groupes, paroisses et diocèses.   Per le copie della preghiera in 19 lingue vai a:  http://jpicformation.wikispaces.com/EN_21September
5.     DIA INTERNACIONAL DE ORAÇÃO PELA PAZ, 21 DE SETEMBRO DE 2011
No dia 21 de Setembro de 2011, vários grupos, organizações e povos do mundo inteiro estarão se unindo e participando no Dia Internacional da Paz.   JPIC/USG/UISG convidam todos nós a tomarmos parte nessa ação pela paz de forma pacífica. Este material de oração foi preparado para ser usado em suas comunidades, casas, grupos, paróquias e dioceses. Cópias da oração em 19 idiomas, consulte http://jpicformation.wikispaces.com/EN_21September
6.      Gebet zum internationalen Tag des Friedens, 21. September 2011
Am 21. September 2011 wird eine Vielzahl von Gruppen, Organisationen und Menschen weltweit den internationalen Tag des Friedens gestalten bzw. an ihm teilnehmen.
Die Kommission für Gerechtigkeit, Frieden und Bewahrung der Schöpfung der USG/UISG lädt uns alle ein, betend Teil dieser Aktion für den Frieden zu sein. Dieses Gebetsmaterial wurde erstellt für Ihre Gemeinschaften, Hauskreise, Gruppen, Pfarreien und Diözesen.  für Kopien von dem Gebet in 19 Sprachen finden Sie unter:  http://jpicformation.wikispaces.com/EN_21September

martedì 6 settembre 2011

HUMAN TRAFFICKING "EL TRA'FICO DE PERSONAS"

THE TREATMENT OF PERSONS AND THE ILLEGAL TRAFFICKING OF PERSONS
(JULY-AUGUST, 2011, n. 7 -8 *** CURIA, OSA, Frs. Michael and Alejandro)

Augustinian Campaign Against Human Trafficking


The pictures on these pages and our “Glimpse” spread capture events that took place at St. Augustine Prep, in Richland, NJ, when the students and faculty got involved in the Augustinian Campaign Against Human Trafficking. Central to their social justice campaign was an assembly where Somaly Mam, a former child trafficking victim, and five of the girls she rescued from slavery in Cambodian brothels came to tell their stories. Somaly Mam, author of The Road of Lost Innocence, had already told her story in a heart-wrenching autobiography that vividly and painfully draws readers into a world where children are routinely sold by their families to brothels, where rape, torture and sheer depravity are the order of every day and every night.
Somaly Mam was invited to the Prep because her book had been chosen for the Prep’s student body to read as part of the Augustinian Campaign for Human Trafficking Awareness. The faculty read it too.
In her book, Somaly Mam also describes her miraculous escape from the brothel where she was held from the age of twelve to twenty-two. Propelled by her anger and distress, unable to wash off the filth she felt, she went back to the brothels to rescue girls. She and her Somaly Mam Foundation have rescued over 5,000 Cambodian girls, most of whom range from the age of three-to-twelve years old. They are given shelter, medical attention and a program to restore their lives through education and job training. Most of all, Somaly Mam holds these girls, gives them love, restores their dignity and in the process, soothes her own pain through their common bond of human bondage.
Somaly Mam’s visit to the United States was limited to five schools, including Stanford and Harvard, because she worries about her girls when she is away too long. They are fragile.
Prior to Somaly Mam’s visit, Kathy Vermeeren, a French teacher at the Prep, sought permission to set up a Human Trafficking Task Force, and 14 students were selected from the 30 students who applied. At the time of Somaly Mam’s visit, the boys on the Task Force prepared questions for Somaly Mam and the visiting girls. This took place during a special luncheon.
“It was a lot more moving than I expected, said senior, Bernie Abbott, spokesperson for the Task Force. ‘Cause you read the book, but to actually see Somaly Mam in person is something else. What I thought was the coolest thing was that she brought five girls who were rescued. Most of them were babies, two-to-ten years old when they were sold. Now they live in a shelter in Cambodia funded by Somaly Mam’s foundation. The girls did a Cambodian dance during the assembly, which they said was their way of saying ‘thank you’.” 

Spanish

TRATA DE PERSONAS Y TRÁFICO ILEGAL  DE PERSONAS
(JULIO-AGOSTO  2011, n.7-8 *** CURIA, OSA, PP. Michael y Alejandro).

CAMPAÑA AGUSTINIANA CONTRA EL TRÁFICO DE PERSONAS
(Toma de conciencia y Acción en el ‘St. Augustine Prep School’ Richland, New Jersey, USA)

Las fotos que ilustran esta nota, muestran algunos de los eventos que se llevaron a cabo en el ‘St. Augustine Prep School’, de la Provincia de Villanova, en Richland, New Jersey, USA, cuando los estudiantes y profesores se involucraron en la Campaña Agustiniana contra el Tráfico de Personas.  El evento principal de la campaña de justicia social, fue un una Asamblea donde dieron sus testimonios ‘Somaly Mam’ (una ex víctima del tráfico de niñas) y cinco adolescentes salvadas de la esclavitud de los burdeles en Camboya.
‘Somaly Mam’ es la autora del libro “El camino de la inocencia perdida”, donde cuenta su historia por medio de una conmovedora y vívida autobiografía, que lleva a los lectores al doloroso mundo donde los niños y niñas son rutinariamente vendidos por sus familias a burdeles donde la violación, tortura y depravación están a la orden del día y de la noche.
Se invitó a venir al Prep School a Somaly Mam porque tanto los estudiantes como los docentes habían elegido su libro para leerlo como parte de la Campaña Agustiniana de toma de conciencia frente al Tráfico de Personas.  En su libro, Somaly Mam relata su huida milagrosa del burdel donde había sido retenida desde los doce hasta los veintidós años.  Movida por su enojo y angustia e incapaz de lavar el asco que sentía, volvió a los burdeles a salvar niñas.  Ella por medio de su Fundación Somaly Mam, ha salvado ya más de 5.000 niñas camboyanas, cuyas edades van de los tres a los doce años.  Les han dado alojamiento, cuidados médicos y programas de ayuda para recuperar sus vidas por medio de educación y preparación laboral.  Sobre todo se esfuerzan en dar a esas niñas amor, fortalecer su dignidad y acompañarlas en el proceso de aliviar su dolor del lazo común de su esclavitud.
La visita de Somaly Mam a los Estados Unidos de Norte América, se circunscribió sólo a cinco escuelas, Stanford y Harvard incluidas, pues ella vive con preocupación el estar lejos de sus niñas por mucho tiempo debido a lo frágiles que son.
Antes de la vista de Somaly Mam, la profesora de francés del Prep School, Sra. Kathy Vermeeren, obtuvo el permiso para organizar un Grupo de Estudio sobre el Tráfico de Personas.  Se seleccionaron catorce estudiantes de entre unos treinta que se ofrecieron.  Ellos elaboraron con anticipación algunas preguntas que luego le hicieron a Somaly Mam y a las chicas que la acompañaban, durante el lunch especial que les prepararon.
Bernie Abbott, representante del grupo de estudio, dijo (el encuentro) “fue mucho más movilizador de lo que imaginaba.   Leer el libro fue muy motivador, pero el encuentro personal con Somaly Mam fue algo más.  Aún más fuerte fue el hecho de haber traído cinco jóvenes rescatadas, que habían sido vendidas entre dos y diez años.  Ellas viven ahora en Camboya en los refugios de la Fundación Somaly Mam.  Como una forma de decirnos ‘muchas gracias’ bailaron unas danzas típicas camboyanas.   Durante el lunch, tratamos de levantarles el ánimo, pues después del esfuerzo al contarnos  la experiencia de sus capturas, se quebraron y lloraron.  Nos dijeron lo afortunados que éramos por tener familias y amor.”
La profesora Vermeeren, manifestó que los muchachos estaban tan animados con la visita que elaboraron un boletín con los hechos e invitaron a todos los estudiantes del Prep School a escribir cartas para las chicas que reciben ayuda de la Fundación Somaly Mam. Tomaron contacto también con el Centro de la Mujer del Municipio de Atlantic, que alberga mujeres que han sido rescatadas, en el intento de ver qué podían hacer juntos a nivel local.  La ayuda fue bien recibida y los muchachos pasaron una tarde en el Centro, después de las clases, preparándose para la búsqueda de fondos del Centro de la Mujer, para Navidad.
“A causa de nuestra conexión con el Centro, fuimos invitados a crear un poster para presentar en la Jornada del Estado de New Jersey,  de Concienciación sobre el Tráfico Humano, el 7 de enero de 2011.  En esa ocasión recibimos informaciones dadas tanto por expertos en el campo como por víctimas del crimen.  Volvimos con más ideas y nuevas orientaciones de hacia dónde podemos llevar nuestro Grupo de Estudio”.
Bernie Abbott, esperaba más estudiantes en el evento que se llevó a cabo en la Casa del Estado, en Trenton, New Jersey: “me sorprendió que, si bien había mucha gente, nosotros éramos los únicos estudiantes de escuela superior.  La mayoría de la gente eran trabajadores sociales y oficiales de justicia.  Los trabajadores sociales nos informaron sobre las líneas telefónicas de urgencia, donde las niñas pueden llamar desde los casinos.  Se trataba de casos de tráfico de americanas que venían, en general, de otros Estados.  Estaba presente una sobreviviente que era originaria de esta área (New Jersey) pero que había ido a la escuela en Boston dónde encontró a un hombre mayor que la obligó a prostituirse.”
En marzo, los estudiantes votaron a favor de seguir con el Grupo de Estudio, el próximo año.  En ese tiempo estaban organizando una caminata por toda la escuela para llamar la atención contra el tráfico de personas y la violencia sexual.  La caminata se llevó a cabo el 15 de abril y se brindó información por medio de pancartas sobre el Tráfico de Personas.  Los muchachos lograron recaudar más de 3.000 dólares para donarlos a organizaciones tanto locales como internacionales, incluso al Centro de la Mujer, en el Municipio de Atlantic (www.acwc.org) y la Fundación Somaly Mam (www.somaly.org/whoweare).
No hay ternura, ni luces luminosas, ni compasión en las personas de los burdeles de Camboya o en los que trafican con humanos en cualquier lugar del mundo, incluso en los Estados Unidos de Norte América.  La luz de la esperanza, proviene de la gente que convierte su empatía y enfado en acción. 
Para Barnie Abbott, el tema ahora es personal:  “Quisiera hacer estudios superiores en psicología el próximo año y si lo logro, sé que habrá un mundo de posibilidades para usar la psicología con las víctimas que se puedan rescatar del tráfico de personas.  También he pensado que si voy a una escuela donde no tengan un Grupo de Estudio sobre el Tráfico Humano, lo intentaré organizar para despertar la conciencia sobre este tema en la escuela”.
Para Somaly Mam, su trabajo de rescatar, restituir y prevenir sobre la venta de personas, es el foco central de su vida.  En su tierna infancia, como niña abandonada, hablaba con los árboles, mientras rebuscaba comida y dónde dormir fuera de las cabañas de los que tenían familia en el pueblo.  Somaly Mam es una mezcla étnica entre Khmer y Phnong, con la complexión oscura de los Phnong que es considerada fea por los Khmer.  Su belleza la descubrió un hombre que decía ser su tío y que le puso el nombre de Somaly Mam que significa (literalmente) ‘collar de flores en un bosque virgen’.  Ella y las mujeres que ha rescatado, son todas flores de ese collar, en ese bellísimo  bosque virgen.
Por Teddie Gallagher

lunedì 1 agosto 2011

Dottrina Sociale della Chiesa Su "Economia Politica"


«L'Economia politica o Economica è uno studio del genere umano negli affari ordinari della vita; essa esamina quella parte dell'azione individuale e sociale che è più strettamente connessa col conseguimento e con l'uso dei requisiti materiali del benessere. Così essa è da un lato uno studio della ricchezza; dall'altro, il più importante, è una parte dello studio dell'uomo. Infatti il carattere dell'uomo è stato plasmato dal suo lavoro quotidiano e dalla risorse materiali che egli ottiene con quel lavoro, più che da qualsiasi altra influenza, salvo quella dei suoi ideali religiosi; e i due grandi fattori della storia del mondo sono stati quello religioso e quello economico. Qua e là è predominato per un certo tempo l'ardore dello spirito militare e dello spirito artistico; ma in nessun luogo le influenze religiose ed economiche ed economiche hanno mancato anche temporaneamente di primeggiare; e quasi sempre esse sono state più importanti di tutte le altre messe assieme».
 «I moventi religiosi sono più intensi di quelli economici, ma raramente la loro azione diretta copre una parte così grande della vita. Infatti le azioni con le quali una persona ottiene i mezzi di sussistenza occupano generalmente i suoi pensieri per la massima parte delle ore nelle quali la mente dà il suo meglio».

 «Si dice spesso che le forme moderne della vita produttiva differiscono da quelle più antiche perché presentano un maggior carattere di concorrenza. Ma questa spiegazione non è del tutto soddisfacente. Nel significato più ristretto, la concorrenza consiste nella gara fra due persone, con speciale riferimento all'offerta di vendere o di comprare qualche cosa. Una competizione di questo genere è oggi certamente più intensa e più estesa di un tempo; ma non è che una conseguenza secondaria, e si potrebbe quasi dire accidentalmente, delle caratteristiche fondamentali della vita produttiva moderna. Non esiste un'unica parola che esprima adeguatamente tali caratteristiche. Esse sono, come vedremo fra poco, una certa indipendenza e abitudine di scegliere ognuno da sé la propria via, una fiducia in se stessi; una riflessività, e al tempo stesso una prontezza di scelta e di giudizio, e un'abitudine di prevedere il futuro e di conformare la propria condotta in, vista di scopi lontani. Queste caratteristiche possono generare e generano spesso la concorrenza fra gli uni e gli altri; ma d'altra parte possono tendere, come ora infatti avviene, alla cooperazione e alla associazione d'ogni genere, buona e cattiva. Ma queste tendenze verso la proprietà collettiva e l'azione collettiva sono affatto diverse da quelle dei tempi passati: non sono il risultato della consuetudine, né di una tendenza passiva ad associarsi con i propri vicini, ma della libera elezione, da parte di ogni individuo, di quella linea di condotta che, dopo accurata riflessione, gli sembra quella più idonea a raggiungere i propri scopi, siano essi egoistici o no. «Se si pone a contrasto la concorrenza con l'energica cooperazione in un'opera disinteressata per il pubblico bene, allora anche le migliori forme della concorrenza sono relativamente un male; mentre le sue forme più dure sono e più grette diventano odiose. E in un mondo in cui tutti gli uomini fossero perfettamente virtuosi, la concorrenza sarebbe fuori luogo; ma altrettanto lo sarebbe la proprietà privata e ogni forma di diritto privato. Gli uomini penserebbero soltanto ai propri doveri; e nessuno desidererebbe avere una quota degli agi e dei lussi della vita, maggiore di quella del suo vicino (...) ma nella condotta responsabile degli affari umani, sarebbe peggio che follia ignorare le imperfezioni che tuttora gravano sulla natura umana. La storia in generale, e specialmente la storia delle iniziative socialistiche, mostra che raramente gli uomini comuni sono capaci di attuare assieme un puro altruismo ideale per lungo tempo; e che si trovano eccezioni soltanto quando il meraviglioso fervore di un piccolo gruppo di religiosi entusiasti fa sì che le preoccupazioni materiali non contino nulla in confronto alla loro fede superiore» «Indubbiamente, anche al giorno d'oggi, gli uomini sono capaci di un assai maggiore servizio disinteressato di quanto generalmente rendono; e lo scopo supremo dell'economista è di scoprire il modo col quale questa attività sociale latente possa essere sviluppata più rapidamente, e utilizzata nel modo più saggio». (Prof. Rafael rubio De Urquia, Dottrine Economiche: Scienza Economica e dottrina Sociale della Chiesa pp.17-18)

giovedì 28 luglio 2011

FAME, SETE E IL VANGELO DELLA CARITA'

Carestia in Somalia

27 LUG - Il Programma alimentare mondiale (Pam) ha annunciato che e' partito oggi pomeriggio il primo ponte aereo di aiuti alimentari destinati alla Somalia, il Paese del Corno d'Africa piu' colpito dalla carestia. Lo hanno comunicato fonti del Pam, precisando che ''un aereo e' partito oggi da Nairobi e diretto a Mogadiscio con un carico di almeno 10 tonnellate di cibo ad alto contenuto energetico e destinato ai bambini malnutriti''.


Aiuto Acqua a El Srief
La comunità di El Srief, nel nord del Darfur, attende la distribuzione di 40mila litri di acqua potabile. In questa regione la siccità è un problema di vitale importanza. Il punto di distribuzione di acqua più vicino è a 16 chilometri di distanza e le donne dedicano 6 ore al giorno alle attività di raccolta e trasporto per dissetare le loro famiglie.
Islamabad, Pakistan-
poche gocce d'acqua  da tubi di
gomma posti all'estremità da un camion

Siccità in Kenya
27 luglio-Il numero di keniani che avrà bisogno di cibo a causa della siccità raggiungerà quota 3,5 milioni entro settembre. Lo hanno detto oggi le Nazioni Unite, mentre alcuni funzionari europei hanno avvertito che crisi di questo genere si riproporranno, a meno che altri fondi vengano stanziati per azioni di prevenzione.

Circa 11,6 milioni di persone sono esposte a problemi di malnutrizione nel "triangolo della morte", area che si estende in Kenia, Somalia ed Etiopia, con sacche di carestia nella regione meridionale della Somalia controllata dai ribelli che aggiungono pressioni sui donatori per una pronta risposta alla crisi alimentare. Full text

Colera in Congo


27 LUG - A Kinshasa c'e' di nuovo il colera. A denunciare l'arrivo della malattia nella capitale della 
Repubblica Democratica del Congo e' l'Ong Cesvi. Il colera e' 
trasportano le banane ed altri prodotti agricoli al grande 
sanitari e i contagiati aumentano al ritmo di tre al giorno. In 
mercato di Kinshasa. Ci sono gia' 100 ricoverati in due centri  
tutto il Paese i malati sono circa 4 mila, 269 i decessi. E' 
arrivato dal Nord attraverso le baleniere che lungo il fiume. 

lunedì 11 luglio 2011

Gli Agostiniani e Le Agostiniane Italiani nel promuovere la giustizia e pace

Missioni in Apurimac

Missioni nel Perù
Nel 1966 due esploratori giunsero in avanscoperta sulle Ande, in quella parte dell’Apurimac a 4.000 metri, che oggi è laPrelatura di Chuquibambilla. Quegli esploratori erano due padri agostiniani, P. Lorenzo Miccheli e P. Ettore Salimbeni, pronti per una sfida: l’evangelizzazione e lo sviluppo umano e sociale degli abitanti andini del Perù. 

Due anni dopo, i primi sette missionari entrarono in contatto con il popolo indio e lo spirito di Dio si vide in ogni cosa, anche nelle tradizioni lontane dalla cultura cristiana. 



Missioni Kosice-Slovacchia

Il Monastero Agostiniano di Kosice




Nella primavera del 2010 abbiamo iniziato a costruire il primo monastero agostiniano in Slovacchia Košice città di Nova Ves. La costruzione del monastero si articola in diverse fasi. Nella prima fase da sola costruzione di un monastero, nella seconda fase comprende la costruzione della chiesa. Rita con una capienza di 200 posti a sedere nel sedile 80. La fase finale sarà costruito nel centro pastorale per i giovani, così come zona d'imbarco con una capacità di 10 camere.



martedì 28 giugno 2011

Ordinazione Episcopale in Cina: Libertà di Culto

Cosa Faremo ai Verscovi Cinesi 
scomunicati?Full text
Padre Joseph Sun Jigen, il sacerdote nominato dal

Papa vescovo coadiutore della diocesi di Handan 
nella regione dell'Hebei, cioe' nel nord della Cina, 
e' stato fermato dalla polizia forse per impedire che 
abbia luogo la prevista consacrazione episcopale, 
in programma il prossimo 29 giugno, 
in concomitanza con la festa dei santi Pietro e Paolo.Full text 

lunedì 27 giugno 2011

LA GIUSTIZIA E LA SOCIETA’ MONDIALE:Crisi di solidarietà universale

Bagiuo City, Philippines Full text
Il paradosso deriva dal fatto che, entro questa prospettiva di unità, le forze di divisione e gli antagonismi sembrano oggi aumentare la loro spinta. Le antiche divisioni tra nazioni e imperi, tra stirpi e classi possiedono ora nuovi strumenti tecnici di distruzione: la rapida corsa agli armamenti minaccia il sommo bene degli uomini, cioè la vita; immiserisce sempre più gli uomini e i popoli poveri, avvantaggiando soltanto quelli già potenti; ingenera un pericolo continuo di conflagrazione e, nel caso delle armi nucleari, minaccia di distruggere tutta la vita dalla faccia della terra. Nel medesimo tempo, sorgono nuove divisioni per separare l’uomo dal suo prossimo. Se non viene combattuto e superato mediante un’azione sociale e politica, l’influsso del nuovo ordinamento industriale e tecnologico non fa che favorire la concentrazione delle ricchezze, del potere, della capacità decisionale presso un piccolo gruppo, pubblico o privato, di dirigenti. L’ingiustizia economica e la mancanza di partecipazione sociale impediscono all’uomo il raggiungimento dei suoi fondamentali diritti umani e civili. Full Text 

giovedì 9 giugno 2011

LA FAME DEL MONDO

“Noi che sosteniamo questa petizione troviamo inaccettabile che quasi un miliardo di persone siano cronicamente affamate attraverso le nazioni unite, sollecitiamo i governi a dare priorità assoluta all’eliminazione della fame fino al raggiungimento di questo obiettivo”



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Dear brother:
We have more than 1,000 hungry people in the world.
I send you this because someone may be interested. Just click and see if you're interested or not.
Fraternally,
P. Alejandro


Querido hermano:
Tenemos más de 1.000 de personas que pasan hambre en el mundo.
Os envío esto porque a alguien le podría interesar. Basta con pinchar y ves si te interesa o no.
Fraternalmente,
P. Alejandro

sabato 4 giugno 2011

Giustizia, Pace e Integrità della Creazione



Dear Brothers,
I send you this material in English and Spanish. Newsletter is making JyPIC commissions of various religious orders and institutes in Rome. Some of the issues are local and you are not interested but others do. I hope you find it useful.
Receive my best wishes and God bless you.
Fr. Alejandro Moral, OSA
Queridos hermanos:
Os envío este material en inglés y en español. Es el boletín que hacen las comisiones de JyPIC de la ñOrdenes e Institutos religiosos en Roma. Algunos de los temas son locales y no os interesarán pero otros sí. Espero que os sea útil.
Recibid mis mejores deseos y que Dios te bendiga.
Comisión de Justicia y Paz
P. Alejandro Moral, OSA


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Nilo