RADIO SANTA MARIA IN SELVA

lunedì 13 agosto 2012

IL CIELO APERTO....


O tu Israele senza finzione, o popolo, chiunque tu sia, che vivi di fede, prima che io ti chiamassi per mezzo dei miei apostoli, quando stavi ancora all'ombra della morte e ancora non mi vedevi, io ti ho veduto.
   Ci rallegriamo con voi per la vostra partecipazione, perché, oltre ogni nostra aspettativa, vi siete riuniti con tanto fervore. E' questo che ci allieta e ci consola in mezzo a tutte le fatiche e le prove di questa vita: il vostro amore verso Dio, il vostro sincero desiderio di lui, la vostra ferma speranza, il fervore del vostro spirito. Avete sentito, nel salmo che è stato letto, la voce del bisognoso e del povero che in questo mondo grida verso Dio (cf. Sal 73, 21). Questa voce (ormai l'avete sentita tante volte e dovete ricordarla), non è la voce di un uomo solo ed è la voce di un uomo solo; non è la voce di un uomo solo, perché i fedeli sono molti: molti granelli che gemono frammisti alla paglia, sparsi in tutto il mondo; e tuttavia è la voce di uno solo, perché tutti sono membra di Cristo, e perciò un solo corpo. Questo popolo bisognoso e povero non trova il suo godimento nel mondo; e il suo dolore e la sua gioia sono dentro, dove non vede se non colui che esaudisce chi geme e corona chi spera. La gioia del mondo è vanità: la si attende con grande speranza e trepidazione, e quando arriva non si può trattenere. Questo giorno, ad esempio, è un giorno di allegria per la gente dissoluta di questa città. Domani non sarà più, e coloro che oggi tripudiano, non saranno più domani ciò che oggi sono. Tutto passa, tutto vola via, tutto si dilegua come fumo; e guai a chi ama tali cose! Ogni anima, infatti, segue la sorte di ciò che ama. Ogni carne è come erba, e tutta la gloria della carne come fiore di campo: l'erba secca, il fiore cade; il Verbo di Dio, invece, rimane in eterno (cf. Is 40, 6-8). Ecco chi devi amare, se vuoi rimanere in eterno. Ma dirai: come posso raggiungere il Verbo di Dio? Ecco, il Verbo si è fatto carne, e abitò fra noi (Gv 1, 14).
 Agostino, Commento Sul Vangelo di Giovanni, 7, 1

Riflessione: Il commento di Sant'Agostino è meraviglioso; è un conforto vero di ogni persona che si trovano di una grande miseria umana, la speranza bisogna poggiare tutto in Dio, in cui l'insegnamento e comandamenti di Dio sia sempre operante in noi nella dinamica di fronte alla vicissitudine della vita, è una vera avventura di ciascuno di noi ad immergere al mistero di Dio ma anche è una forza immensa di reagire di ogni situazione di vita anche se significa per noi, sofferenza, sacrificio ma con grande determinazione e certezza della benedizione di Dio che ci promette a vivere grazia su grazia. 

Benvenuto!!!

Cari Visitatori è stato creato questo BLOG a motivo di poter raggiungere il messaggio di Giustizia e pace a tutto il mondo con le parole di Sant'Agostino sull'insegnamento di Gesù Cristo...

Nilo