Il Signore, fratelli carissimi, ha definito l'apice dell'amore, con cui dobbiamo amarci a vicenda, affermando: Nessuno può avere amore più grande che dare la vita per i suoi amici (Gv 15, 13). A quanto aveva detto prima: Questo è il mio comandamento: che vi amiate gli uni gli altri, come io ho amato voi (Gv 15, 12), aggiunge quanto avete appena ascoltato: Nessuno può avere amore più grande che dare la vita per i suoi amici. Ne consegue ciò che questo medesimo evangelista espone nella sua lettera: Allo stesso modo che Cristo diede per noi la sua vita, così anche noi dobbiamo dare la vita per i fratelli (1 Io 3, 16), precisamente amandoci a vicenda come ci amò Cristo che diede la sua vita per noi. (Agostino, Commento su S. Giovanni "Omelia 84,1)
Riflessione:
S. Agostino sottolinea il comandamento dell'amore in cui noi cristiani dobbiamo avere la stessa altezza in cui tutta la vita del Signore Gesù Cristo ha dimostrato a noi come esempio perfetto; sicché richiama di continuare tale sensibilità dell'amore verso al prossimo soprattutto il bisognoso.
Ricalibrare tale dignità cristiana, dobbiamo rivedere la situazione che ripercorre la nostra riflessione su; lo sfruttamento minorile nel campo di lavoro, molti paesi, non danno mai una tutela ai minori di avere la dignità nel campo di lavoro, i minori lavorano per sopravvivere dove nella loro crescita evidente mancheranno la cultura, educazione, assistenza per elevare il tenore di vita e non hanno mai una scelta se non di vivere tale miseria che hanno iniziato sin da piccoli; cosa ci richiama il comandamento? Il comandamento restituisce la vera dignità del senso della regalità di Cristo, sicché i veri re, governanti si preoccupano di dare la vera dignità del suo popolo donando la sua vita non a scapito del proprio interesse della brama di ricchezza ma su distribuire il bene comune della nazione, che nessuno mai soffra l'ingiustizia; La cultura e l'educazione sono il canale che porta al progresso della nazione e di vivere l'adeguata dignità che l'uomo non si limita se stesso di sopravvivere ma di vivere dignitosamente la vita che ha donato il Creatore.
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