RADIO SANTA MARIA IN SELVA

martedì 5 giugno 2012

BISOGNA NASCERE DI NUOVO "Omelia di S. Agostino"

Ci sono due nascite: una dalla carne, l'altra dallo Spirito. Ambedue sono irripetibili. Cerca d'intendere la nascita spirituale così come Nicodemo comprese quella secondo la carne. Chi nasce dalla Chiesa cattolica, nasce da Sara; chi nasce dall'eresia, nasce dalla schiava, sempre però dal seme di Abramo.
 Viene a proposito la lettura evangelica che il Signore oggi ci ha procurato. Nella nostra esposizione e spiegazione del Vangelo secondo Giovanni noi seguiamo, come la vostra Carità ha potuto rendersi conto, l'ordine seguito dallo stesso evangelista. Sì, viene a proposito quello che oggi avete ascoltato dal Vangelo: Nessuno può vedere il regno di Dio se non nasce di nuovo da acqua e Spirito (Gv 3, 5).  E' giunto, infatti, il momento di rivolgere l'esortazione a voi che siete ancora catecumeni, e che, sebbene crediate già in Cristo, portate ancora il fardello dei vostri peccati. Ora, nessuno che sia carico di peccati, potrà vedere il regno dei cieli; poiché non regnerà con Cristo se non chi ha ottenuto la remissione dei peccati; e i peccati non sono rimessi se non a chi rinasce da acqua e Spirito Santo. Ma badiamo al senso di ogni parola; così gli indolenti vedranno con quanta sollecitudine bisogna affrettarsi a deporre il carico. Se avessero sulle spalle una soma pesante, come pietre o legna, o anche un carico prezioso, come frumento, vino o denaro, andrebbero di corsa a scaricarsi. Portano il carico dei loro peccati, e vanno così lenti! E' necessario correre a deporre un carico che opprime e sommerge. (Agostino, Omelia 11,1)

Riflessione: Le due nascite sia della carne e dello Spirito è un impegno molto grande di tutto l'uomo soprattutto di avere un autocoscienza di se stesso della propria debolezza nei peccati sia nella carne e sia nello spirito, a vantaggio degli uni agli altri di vivere di sani principi della vita è un vero rinnovamento della vita in cui uno/una radicalmente consapevole della propria conversione a scapito di vita comune oppure in armonia con gli altri nel bene comune; è molto intrigante che l'uomo immerso nel peccato sia nella concupiscenza della carne, nel materialismo come un soffocamento del proprio spirito di rendere la propria vita incapace di rivivere nella rettitudine, è questo l'egoismo che nuoce tutta l'intera umanità che percuote tutto il sistema; che porta a un male, sociale, morale, fisico e spirituale. p. Nilo

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