La donna adultera.
Il Signore ha condannato il peccato, non l'uomo. Bisogna tenerne conto per non separare, nel Signore, la verità dalla bontà. Il Signore è buono e retto. Amalo perché è buono, temilo perché è retto.
La vostra Carità ricorda che nel precedente discorso, prendendo spunto dal brano evangelico, vi abbiamo parlato dello Spirito Santo. Il Signore aveva invitato i credenti in lui a bere lo Spirito Santo, parlando in mezzo a coloro che avevano intenzione di prenderlo e volevano ucciderlo, ma non ci riuscivano perché egli ancora non voleva. Appena ebbe detto queste cose, nacque tra la folla un forte dissenso intorno a lui. Alcuni sostenevano che egli era il Cristo, mentre altri facevano osservare che il Cristo non poteva venire dalla Galilea. Coloro poi che erano stati mandati ad arrestarlo, ritornarono con le mani pulite e pieni di ammirazione per lui. Resero, anzi, testimonianza alla sua divina dottrina, quando alla domanda di quelli che li avevano mandati: Perché non lo avete condotto?, essi risposero: Nessun uomo ha mai parlato come parla costui. Egli infatti aveva parlato così perché era Dio e uomo. Tuttavia i farisei, rifiutando la testimonianza delle guardie, replicarono: Anche voi siete stati sedotti? Vediamo infatti che vi siete deliziati dei suoi discorsi. C'è forse alcuno dei capi o dei farisei che gli abbia creduto? Ma questa gentaglia, che non conosce la legge, è maledetta! (Gv 7, 45-49). Quelli che non conoscevano la legge, credevano in colui che aveva dato la legge; egli invece veniva disprezzato da quelli che insegnavano la legge, affinché si adempisse ciò che il Signore stesso aveva detto: Io sono venuto perché vedano quelli che non vedono e quelli che vedono diventino ciechi (Gv 9, 39). Ciechi infatti son diventati i dottori farisei, mentre sono stati illuminati i popoli che non conoscevano la legge, ma che hanno creduto nell'autore della legge.
(Agostino, commento sul Vangelo di S. Giovanni,Omelia33, 1)
Riflessione: S. Agostino ci fa presente ancora una volta quale l'antidoto per la malattia nel mondo che regna il caos; di iniettare una dose della potenza dello Spirito Santo in cui si distingue chiaramente il cammino sia del mondo, le persone, e la società. In questa riflessione S. Agostino vuole ripristinare il vero senso della legge Divina e la legge umana che sia tutto al favore dell'uomo, la legge Divina non condanna l'uomo ma condanna l'errore dell'uomo e per questo l'uomo è stato sempre insegnato dei comandamenti e soprattutto il comandamento dell'amore e della carità che l'errore dell'umanità ad essere sconfitta ma gli uomini si salvino. In questo forte collegamento sulla legge Divina e la legge umana; la legge umana mette presente oppure in atto a tutto il mondo la legge divina perché la legge Divina e la legge umana hanno lo stesso soggetto la persona che nella sua intera dignità va sempre rispettata per questa la supremazia della giustizia e della pace rende l'uomo capace di essere libero per amore perché la giustizia e pace sono frutti di doni dello Spirito Santo. E' questo è il vero parametro nel distinguere dell'errore dell'uomo nei suoi peccati, angoscia, angherie, la sete di vendetta, l'egoismo, la trascuratezza del proprio dovere, la disonesta, il male che sta dilagando nel mondo in cui va esorcizzata sulla carità, amore, giustizia e pace che è la potenza dello Spirito Santo.
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