Francesco Pirolo (in discernimento) |
Giustizia e Pace,
alla luce della Parola di Cristo.
Fin dalle scuole elementari, o forse anche prima, coloro che, come me, fanno parte delle generazioni post belliche, e sono nati e vissuti nell’alveo dei valori politici, civili e
giuridici della Repubblica fondata sulla
costituzione, a sua volta permeata della sintesi degli ideali illuministici di
matrice liberale o marxista, hanno sempre assunto tra i principi cardini della
“polis” quelli della giustizia nel mondo del lavoro e della pace sociale che ne deriva.
Ma, a volte assumere principi e ideali in maniera acritica,
passiva, senza averli assunti a coscienza, tramite una riflessione personale e
concreta, fa correre il rischio di depauperare il contenuto di quegli ideali
stessi, fino anche a snaturarli completamente, trasformando cosi’ certe verità
in menzogne!
Tutta questa premessa di carattere metodologico, al fine di chiarire la
prospettiva in cui mi voglio muovere:
dire Pace, Giustizia, Libertà, Uguaglianza,etc… può voler dire cose drammaticamente
diverse tra loro!
(a tal proposito sarebbe proprio indispensabile e risolutivo avere un
vocabolario molto più ampio e dettagliato e inequivoco di quello della nostra
lingua).
Poiché noi cristiani però, le nostre coordinate ermeneutiche di certe “parole” come quelle suddette abbiamo avuto la Grazia
di desumerle chiaramente e nella gioia nel Verbo/Gesù Cristo, ecco che abbiamo
il dovere, e il piacere anche a mio avviso, di introdurre anche “gli altri” al
vero senso di esse.
Noi cristiani dobbiamo quindi, anzi tutto chiederci: ma Gesù cosa intendeva per
eguaglianza, per libertà, per giustizia, per pace? Altrimenti, il nostro
cristianesimo rischia veramente di cadere vittima dell’equivoco; c’e’ solo un
Verbo, e si e’ rivelato incarnandosi 2046 anni fa; noi uomini non dobbiamo
avere la presunzione di sapere meglio di Lui quale fosse il contenuto di quelle
parole! Ne’ cadere, per una mal riposta
fiducia eccessiva in noi stessi , nello sconforto di fronte alle difficoltà
della vita di mondo (sia essa individuale, sia essa associata nella Polis).
Il compito di interpretare e circostanziare che cosa
significasse il Verbo incarnato con quelle parole, spetta a Santa Madre Chiesa e allo Spirito Santo che la guida, non
certo a un ignorante come me; tuttavia, cio’ che mi e’ chiaro e’ che il
Verbo incarnato non e’ solo Pastore di
anime che le guida all’Ovile del Paradiso; la sua grandezza e compiutezza sono
state tali che chiariscono come l’uomo sia un ente unico destinato, si’ alla
trascendenza di quell’Ovile, ma per il tramite di questa vita immanente,
corporea fatta anche di cose materiali; e tra esse c’e’ anche la Politica, la
vita della Polis, della collettività associata degli uomini; il dogma della laicità
assoluta della politica, e’ secondo me, un falso ideale; l’Uomo e’ sempre lo
stesso:
Voi pensate che quando siete a lavoro la vostra anima non sia con voi? Pensate
che la vostra anima viva solo in Chiesa? Falso!!
In definitiva: e’ vero che la Libertà, l’Eguaglianza la Giustizia e la Pace
sociale siano degli ideali, come ci insegnano giustamente fin dalle elementari;
ma il credere che la definizione dei loro contenuti sia ad esclusivo
appannaggio dell’essere umano lasciato solo a se stesso e’ un rischio terribile
che la storia umana sta correndo da diverso tempo; e’ vero che Gesù, sempre
Lui, ha distinto chiaramente tra cio’ che e’ di Dio e cio’ che e’ di Cesare, ma
io ho il sentore che “Cesare” voglia far troppo da solo!
Nessun commento:
Posta un commento